I LEHAVRE sono al debutto, ma il loro sembra un esordio che viene da lontano: la via intrapresa è quella del rock’n’roll, con tinte volutamente punk a colorare la resa di un brano che arriva subito al dunque, con la giusta dose di sfacciataggine. Una ballata per cuori esplosivi, che rotola dalle chitarre del gruppo ai bacini in movimento di noi ascoltatori: un ottimo connubio tra melodie mainstream e spirito anarchico da veri rocker.
Bentrovati su Now We Rise! Tre aggetti che possano raccontare al mondo chi siano LEHAVRE. Più uno bonus, che invece non vi racconta affatto!
Divini, iconografici, modesti. Ciò che ci descrive di meno è fulvo, che non sappiamo neanche bene cosa significhi, ma ci piace come suona. La grande verità è che preferiamo siano gli altri a descriverci, altrimenti si diventa auto-indulgenti. Tu come ci descriveresti? Sii sincero.
Come parte l’avventura LEHAVRE? Vi conoscete da tempo, oppure è un progetto appena nato?
Abbiamo covato il progetto in gran silenzio, come certi volatili dai nomi impronunciabili. Quando abbiamo deciso di fare il primo live avevamo tutto molto chiaro, ci mancava solo il nome. Poi è arrivato anche quello e siamo partiti. Veniamo tutti da progetti che, principalmente a causa della pandemia, si sono arenati. 2 su 3 (Marco e Lorenzo, cantante/bassista e batterista) erano parte di Kafka Sui Pattini, mentre l’altro Marco suonava in giro con vari progetti. Ad un concerto lo abbiamo beccato con uno di questi nel fare una cover di Kafka Sui Pattini, quindi ci siamo detti: “ecco da dove ripartire”. Per rispondere alla tua domanda: ci conosciamo da tempo, anche se il progetto è appena nato.
“Come i Clash” è una dichiarazione di guerra ad un mondo fin troppo seduto su un mainstream patinato e finto-malinconico: insomma, una botta di vita che ci voleva. Come nasce la canzone?
Il bello della musica (e delle canzoni) è che ognuno ci rivede ciò che vuole. Da parte nostra non c’è una vera dichiarazione di guerra. Il clichè della band emergente che spara a zero sul mainstream non ci interessa molto. La canzone nasce più come una dichiarazione d’amore, oltre che di intenti. Niente ti descrive meglio di ciò che ami. E ciò che ami lo omaggi. Quale miglior modo di presentarsi al mondo se non dire “hey, ecco dove voglio arrivare ed ecco come ho intenzione di riuscirci” mentre alzi il volume della distorsione.
Quali sono i riferimenti musicali principali del progetto? A parte i Clash, ovviamente…
Arctic Monkeys per sempre.
E ora? Avete intenzione di procedere, in linea con il mercato di oggi, con la pubblicazione di singoli oppure in pentola bolle qualcosa di più grosso?
Abbiamo tante canzoni, il processo di scrittura è quello che ci interessa di più. Pubblicheremo altri singoli, ma ciò non vuol dire che non ci sia qualcos’altro in arrivo. Ma gli arrivi più belli sono quelli inaspettati.

Laureata in linguistica all’UniBo con una passione per le arti in tutte le sue espressioni. Sempre attenta alle novità in ambito creativo. Scrivo prevalentemente di cinema, ma mi interesso di tutto ciò che è espressione artistica come la musica e il teatro