Come parlare di qualcosa che si esprime soltanto attraverso il rotolare del suono, in una continua tensione estetica verso stati d’animo in evoluzione, in mutamento perenne? Come riuscire a dare una forma, a raccontare ciò che si agita nelle viscere del caos e sembra sul punto di esplodere (o implodere) in una quiete rumorosissima, in un boato di silenzio?
E’ complesso parlare di “Sciara”, il singolo dei Malmö che anticipa l’uscita del nuovo disco della band campana, perché nel brano si nascondo e si offrono allo stesso tempo mille appigli, ma nessun centro di gravità permanente: una trottola impazzita e compassata che annuncia un concept album che farà parlare di loro, se il livello sarà all’altezza delle aspettative.
Così, noi di NWR, per portarci avanti con il lavoro, abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo e fare qualche domanda alla band prima che il successo (che gli auguriamo) se li porti via, in tour e più patinate (ma meno “militanti”) fanzine. Ah, li trovate anche su Rock Italia di Spotify…
Bentrovati, Malmö! Allora, come state vivendovi questo ritorno sulle scene con “Sciara”, il vostro nuovo singolo?
É molto emozionante. Era dal 2019, con l’uscita di Rotazione rivoluzione, che non pubblicavamo nuovo materiale e dobbiamo ammettere che un po’ ci mancava questa sensazione.
Certo che nessuno si sarebbe mai aspettato un lavoro come questo: dopo due dischi dal sapore post-rock, un brano quasi “orchestrale” nell’approccio strumentale che avete scelto. Come mai questo cambio di rotta?
Più che un cambio di rotta la consideriamo una strada alternativa dello stesso viaggio. Ci ha sempre affascinato l’idea di scrivere brani strumentali e del resto anche in entrambi dischi precedenti le title track erano strumentali. Quello che è indubbiamente cambiato è l’approccio alla scrittura, non limitandoci ai nostri strumenti abituali ma ampliando decisamente gli orizzonti: le chitarre classiche, i timpani, i synth! L’utilizzo di questi strumenti ci ha dato anche la possibilità di cercare nuovi suoni e atmosfere.
“Sciara” è un nome con una storia particolare. Ce la volete raccontare?
La Sciara del fuoco è un luogo dell’Isola di Stroboli dove la lava raggiunge il mare. Il brano è il racconto di un’eruzione in tutte le sue fasi. Dalla quiete all’esplosione. Il mondo dei vulcani ci ha sempre affascinati e quello di Stromboli in particolare. Spesso si associano i vulcani ad eventi tragici, mentre le caso di Stromboli si ammira lo spettacolo della natura che fa il suo corso.
Il brano vive di costanti saliscendi emotivi che sembrano quasi evocare mondi sommersi, e guidare un viaggio che gli strumenti riescono a far “volare”. Come avete lavorato alla composizione di un brano simile? E’ stato un lavoro collettivo, ad impronta, oppure il frutto di una “premeditazione” compositiva prima della fase di Recording?
Di solito i nostri brani nascono quasi tutti allo stesso modo. Si porta un’idea in sala prova, a volte embrionale, a volte già più consistente e tutti insieme si cerca di renderla una canzone. Stavolta l’approccio è stato totalmente diverso, abbiamo lavorato tantissimo in pre produzione, fissando già dall’inizio gli obiettivi da raggiungere, in termini di suoni, di strumenti e soprattutto cercando di espandere i nostri orizzonti. Per quanto legati molto al mondo analogico e tradizionale, le tecnologia ti da mezzi e soluzioni infinite. Poi sta alla sensibilità dell’artista riuscire a catturare quello che più trova interessante per sé e per chi ascolterà.
Avete lavorato con nomi importanti della scena nazionale e oltre. Volete raccontarci da chi è composto il team?
Dopo due dischi in cui Paolo Alberta aveva missato i nostri lavori, stavolta abbiamo deciso di produrre, registrare e missare per conto nostro. Massimo De Vita, il nostro storico produttore ci è stato come sempre di supporto, ma l’unica figura che da un continuità ai nostri lavori è Biggie Birgisson, storico fonico dei Sigur Ros, che anche stavolta ha curato il mastering.
All’orizzonte, sembra stagliarsi del fumo nero, e un discreto odore di zolfo. Cosa ci aspetta, dopo questo singolo?
È assolutamente così! Sciara è solo l’anteprima di un Ep di quattro brani interamente strumentale che pubblicheremo il 20 Ottobre. Un desiderio coltivato da anni e che finalmente siamo riusciti a portare a termine.

Laureata in linguistica all’UniBo con una passione per le arti in tutte le sue espressioni. Sempre attenta alle novità in ambito creativo. Scrivo prevalentemente di cinema, ma mi interesso di tutto ciò che è espressione artistica come la musica e il teatro