Con gli Altera Nexa superiamo ogni confine nel loro nuovo album

Con gli Altera Nexa superiamo ogni confine nel loro nuovo album

Altera Nexa, progetto musicale nato a Padova nel 2020 dalle menti di Alessandro Niero (voce, tastiere) e Luca Dalla Gasperina (voce, tastiere) fa il suo debutto assoluto venerdì 30 giugno, in formato CD e digitale, sull’etichetta di Simona FaraoneNew Interplanetary Melodies, insieme alla collaborazione con Luca Fani di Imaginaria Records.

Noi li abbiamo intervistati, ecco che cosa ci siamo detti!

Ciao ragazzi, benvenuti su Nowerise! Partiamo con le presentazioni: chi sono gli Altera Nexa e come nasce questo progetto?

Ciao a tutti! Eccoci qua: Altera Nexa è un collettivo di base a Padova di 9 elementi nato e sviluppatosi a partire da noi due, Luca e Alessandro, scrittori, compositori, arrangiatori e produttori del nostro disco d’esordio No Borders. Dopo esserci conosciuti in conservatorio jazz a Padova abbiamo cominciato a lavorare a tavolino a delle bozze di brani che avevamo da parte, cercando di contaminare una matrice pop rock con sonorità e tecniche di arrangiamento jazzistiche; la scelta dei musicisti è venuta di conseguenza, fra amicizie e conoscenze sempre nell’ambiente musicale padovano e più in generale veneto.

Si intitola “No Borders” ed è il vostro nuovo album in uscita lo scorso 30 giugno. Vi va di raccontarcelo in breve?

E’ un disco che si espande in più direzioni, lavorando al quale abbiamo cercato di assecondare il nostro istinto, senza scendere a dei compromessi, lasciando la musica libera di prendere la forma che più gli si confaceva di volta in volta. Un lavoro insomma che cerca di discutere il concetto di confine: da qui No Borders.

Sappiamo che i brani dell’album sono stati registrati con una tecnica ibrida, siamo molto curiosi di sapere qualche informazione in più! In cosa consiste?

Abbiamo prima di tutto registrato in presa diretta, senza click, le strumentali di ogni canzone, inclusi gli assoli, per rendere il più possibile la carica live; dopodichè abbiamo sovrainciso i background dei fiati (cioè le parti scritte a spartito, dove suonano insieme) e le voci, aggiungendo qui e lì qualche traccia extra, come percussioni e clap.

Quali sono stati gli ascolti che vi hanno influenzato o ispirato maggiormente nell’ultimo periodo?

Io (Luca) sto ascoltando molto Jobim e più in generale la bossa nova; Alessandro si è innamorato di Tim Bernardes, anch’esso cantautore brasiliano.

The Message That i Didn’t Send dura quasi 10 minuti, una scelta sicuramente fuori dal coro data la rapidità con cui consumiamo i brani in uscita negli ultimi anni. Pensate che ci vuole “coraggio” a pubblicare dei brani che non rispettino certi canoni di distribuzione nel 2023?

Pensiamo che dipenda dai punti di vista. Se il tuo obiettivo è fare musica commerciale in senso stretto allora pubblicare un brano di 10 minuti è da pazzi più che da coraggiosi; ma se si vuole fare musica per il piacere stesso del fare musica, indipendentemente dal suo valore commerciale, ecco allora che la mossa diventa perfettamente sensata.

Prima di salutarci, vi chiediamo se possiamo trovarvi in giro live quest’estate!

Faremo il release party del disco il 18 agosto al campo dei girasoli qui a Padova, e il 20 agosto saremo al Caravanserraglio di Monte Morello, a Sesto Fiorentino. Altre date sono in uscita, stay tuned!

By |2023-07-21T16:16:57+02:00Luglio 2023|interviste, musica|