Il nuovo disco di Artegiani è un “Fiore” da curare con attenzione

Il nuovo disco di Artegiani è un “Fiore” da curare con attenzione

Giovanni Artegiani abbiamo già avuto modo di conoscerlo e di raccontarne la musica; spirito libero guidato da una penna che ricorda i nomi giusti del nuovo cantautorato contemporaneo, timbro giusto per riuscire a collegare fra loro it-pop e ricerca poetica, l’artista umbro ha messo in fila una buon filotto di singoli che hanno anticipato l’uscita del suo disco “Fiore”, venerdì scorso: una tracklist che racconta un’idea d’amore che ha bisogno di resistenza e di coraggio per involarsi verso il cuore.

Sì, perché quelle di Artegiani sono ballate scanzonate che non smettono di vibrare di una positività e di una ricerca di senso che emerge anche nelle trame più scure e meno “tradizionalmente” romantiche di canzoni come “Quando amore non è” o “Fiore”; ma c’è posto anche per confessioni più surreali e intime allo stesso tempo come “Guardingo”, “Tu in riva al mare” e “Faccia d’angelo”, che insieme sembrano raccontare la voglia di amare e la paura di aprirsi davvero a nuove avventure.

Il sound è curato con attenzione, riuscendo nell’impresa (non scontata) di mantenere alto il lirismo della scrittura di Giovanni, senza allo stesso tempo privarla di quello slancio pop che il cantautore difende a spada tratta dall’oblio della nicchia e dell’oscurità: c’è una precisa volontà di credere in un’idea di canzone che possa spogliarsi del peso storico del quale la parola “cantautore” finisce per ammantarsi, ogni qualvolta si finisce con l’usarla.

Invece Artegiani riesce a mantenersi leggero, senza perdere ugualmente di profondità, lasciando ben sperare per il percorso di un disco che deve fare strada. E non solo per il bene del suo autore, ma anche di noi poveri ascoltatori in disperato bisogno di nuovi riferimenti.

 

By |2023-07-11T13:52:50+02:00Luglio 2023|musica, recensioni|