Esce il 27 giugno il singolo di debutto dei Twik dal titolo “Gerhard Kremer“, biglietto da visita della nuova band emergente della scena alternative abruzzese che combina elementi rock, pop, alternative, sperimentali e tratti di hip-hop old school con sfumature elettroniche. Noi li abbiamo intervistati!
Ciao ragazzi benvenuti su Nowerise, il 27 giugno pubblichi il tuo nuovo singolo “Gerhard Kremer”, vi va di dirci di più?
Ciao! È tutto partito da quando ci siamo imbattuti in un articolo che paragonava le dimensioni degli stati del nostro planisfero alle loro effettive dimensioni reali. Nel planisfero che siamo abituati a vedere gli angoli (America del Nord, Russia, ad esempio) vengono espansi ed il centro (Africa, Medio Oriente) risultano rimpiccioliti. Da qui è partito un grosso trip su sé e come questa percezione errata della realtà abbia contribuito a sminuire ulteriormente l’Africa nel mondo occidentale.
Qual è il messaggio che intendete veicolare con questo nuovo singolo?
Nel brano è l’Africa in prima persona a parlare, a sfoggiare le sue ricchezze e le sue debolezze, a gridare al mondo dei suoi popoli rinchiusi in stati-nazione, a prendersela con la colonizzazione e con gli strumenti che abbiamo potuto contribuire a facilitarla.
Quali sono stati gli ascolti che vi hanno ispirato particolarmente ultimamente?
Lor: Ultimamente purtroppo mi sento un po’ stantio, nel senso che alla fine torno a coccolarmi negli ascolti più cari ed evocativi, la nostalgia è una brutta bestia! Qualcosa di nuovo che ho scoperto ed ho ascoltato ultimamente sono Johnny Flynn e i Black Sea Dahu (visti fra l’altro dal vivo ed è stata un’esperienza meravigliosa).
Vik: Nella mia playlist personale ultimamente sono entrati a gamba tesa Daniele Silvestri con Disco X e Fabio Macagnino. Si sono aggiunti ad altri brani di artisti che continuo ad ascoltare a ruota, come Noia Mortale di Colapesce e Dimartino, Fulminacci, che seguo sempre con molto interesse, The Smile Band, I Hate My Village e La Municipàl.
Ci ha colpito anche il nome del vostro duo: vi va di condividere con noi come nascono i Twik?
Vik: I Twik sono nati praticamente a distanza, grazie alla straripante voglia di creazione che avevamo io e Twelle. Abbiamo iniziato a fare un brano così senza impegno, ci è piaciuto, abbiamo avvertito la sintonia e abbiamo provato a farne altri. Da lì pian piano abbiamo iniziato a concretizzare il progetto, cominciando a vederci di persona ed allargando la band con Filippo e Lorenzo.
Ultima domanda prima di salutarci, avete delle date in programma in cui possiamo venirvi ad ascoltare quest’estate?
Assolutamente sì! Vi aspettiamo il:
20/7 Mècofest, Caprara d’Abruzzo (PE)
28/7 KettyBar, Tollo (CH)
30/7 Estate in musica, Perano (CH)
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