Le voci jazz dal nuovo disco degli Esperanto

Le voci jazz dal nuovo disco degli Esperanto

Esperanto, trio jazz formato da Luca Falomi, Riccardo Barbera, e Rodolfo Cervetto, pubblica per la prestigiosa Davinci Publishing il nuovo disco “Voices”, nel quale danno risalto in modo particolare alla voce, la forma più antica di espressione dell’uomo. Abbiamo fatto alcune domande ai tre musicisti per capire meglio questo lavoro e la loro arte.

 

Esperanto, un nuovo disco con Davinci Publishing che arriva dopo il precedente lavoro datato 2020. Cosa è cambiato e cosa è rimasto lo stesso?

Sono cambiate molte cose, abbiamo attraversato una pandemia globale che ha segnato profondamente la società. Crisi energetiche, guerre, cambiamenti climatici. Le nostre vite stesse che in tre anni sono cambiate, si sono evolute e di conseguenza la nostra musica che è sempre uno specchio di ciò che viviamo. Il nostro modo di fare musica insieme è rimasto lo stesso. I contenuti ovviamente sono cambiati come accade continuamente.

Siete tutti musicisti di livello e con una carriera ben avviata. Quali sono i momenti più rappresentativi del vostro cammino, da soli e in trio?

Il trio dal 2017 ad oggi ha avuto una grande evoluzione. Oltre ai due album pubblicati ci sono stati molti concerti presso festival internazionali e belle collaborazioni in studio e dal vivo.

(Luca Falomi) Momenti significativi sono legati sicuramente alla pubblicazione dei miei album solistici, nel 2010 “Viens Voir”, avevo 25 anni, poi “Sober” nel 2014, dove ho ospitato alcuni tra i musicisti più talentuosi della scena ligure. Nello stesso periodo il tour “Baccini canta Tenco” e l’album live premiato al prestigioso premio Tenco (quest’anno 10 anni dopo uscirà anche un documentario Netflix). Poi le collaborazioni e i tanti festival internazionali a cui ho avuto l’onore di partecipare. In ultimo ma non per importanza il bellissimo progetto “Naviganti e Sognatori” con Max Trabucco e Alessandro Turchet e la partecipazione di Daniele Di Bonaventura, accolto in modo entusiastico dalla stampa e live e disco del mese per la prestigiosa rivista Musica Jazz.

Riccardo Barbera I momenti piu’ significativi del mio percorso musicale sono stati sicuramente quando, collaborando con il cantautore sardo Andrea Parodi (ex Tazenda) sono stato invitato da lui a suonare assieme al grande chitarrista americano Al Di Meola.

Quando, assieme ad Ivano Fossati, abbiamo arrangiato e registrato la nuova sigla del programma “Ballaro’” andato poi in onda per diverso tempo su RAI3.

Quando sono stato in tour con Anna Oxa, concerto etno-jazz pubblicando per la EMI il disco “La musica non è niente se tu non hai vissuto”.

Rodolfo Cervetto I momenti più significativi sono tanti, sicuramente l’incontro con Giampaolo Casati è stato fondamentale per la mia crescita e indirizzo musicale.

Poi dire Mike Campagna, Marc Peillon e Antonio Marangolo.

Ma non solo musicisti, anche i critici musicali Michele Mannucci, Guido Festinese, Riccardo Bertoncelli e Nando Fasce.

Il mio primo maestro Mauro Pistarino che ha messo il seme della passione.

mi piace ricordare i concerti con Benny Golson, Paul Jeffrey, Enrico Rava e Dominique Dipiazza. Ma l’elenco sarebbe davvero lungo.

“Voices”, come dice il titolo, è un lavoro incentrato sull’importanza della voce. In che modo questo concetto si traduce nel disco? 

Il canto è la forma più antica di espressione dell’uomo, nata probabilmente dall’imitazione del “canto della natura”, costituito da diversi suoni

Il canto appartiene a ciascun essere umano fin da quando si è bambini

Come scriveva Khalil Gibran: “La musica è la lingua dello spirito.

La sua segreta corrente vibra tra il cuore di colui che canta

e l’anima di colui che ascolta.”

Da queste frasi l’idea di dedicare alla voce il nostro disco e usarla come un vero e proprio strumento a volte anche senza l’utilizzo delle parole.

Spesso le nostre composizioni nascono proprio così: cantando e inventando melodie, successivamente si lavora sulle armonie musicali e i ritmi.

Queste canzoni sono figlie di quali esperienze, di quali ispirazioni e di quale momento storico?

E’difficile dirlo. Alcuni brani dell’album sono dedicati a luoghi. Ad esempio “Baia” è stato scritto da Riccardo pensando alla celebre Baia del Silenzio a Sestri Levante, in Liguria. “Zarbo di Mare” invece è il nome di un piccolissimo borgo marinaro in Sicilia, vicino a San Vito Lo Capo, dove Luca è stato ospite e ha festeggiato il suo trentesimo compleanno. Anche “Manaus” è ispirata alla celebre città Brasiliana. Altro discorso per “Surat”, scritto durante la prima notte di lockdown a rievocare il silenzio di tomba che regnava per le strade. Ogni pezzo ha sempre il suo concept e nasce da una necessità espressiva del momento e del periodo che si sta vivendo.

In “Aymara” ospitate i Cluster, noti per aver partecipato ad X Factor. Che idea avete dei talent? Pensate possano essere un buon contenitore di musica alta, oltre che di pop?

I contest sono un fenomeno culturale da analizzare attentamente e condensare tutto in una risposta non è facile.

Tra i molti punti di cui si potrebbe parlare c’è la spettacolarizzazione della musica che sovraespone i giovani protagonisti sotto tutti gli aspetti e quindi non solo quelli musicali ma anche quelli emotivi e il loro rapporto con lo studio.

Un altro punto è l’aumento della forza delle major coinvolte e l’idea che il successo sia alla portata di tutti, il basso livello d’accesso per quanto riguarda le competenze musicali per rendere il bacino d’utenza il più ampio possibile.

Inoltre per noi la musica non è una gara.

Diversamente, in televisione, senza gara, senza vincitori e sconfitti, senza drammi, liti, il pubblico non seguirebbe il programma e forse proprio per questo, rispondendo alla seconda domanda, non crediamo che un musicista classico possa avere l’impatto necessario per entrare in trasmissione a meno che non abbia dei requisiti che non hanno niente a che vedere con il solo aspetto strumentale/virtuosistico.

Ovviamente ci sono anche i lati positivi come vedere in prima serata musica e danza che invoglia i giovani ad avvicinarsi a queste discipline.

Spetterà’ poi ai loro maestri trasmettergli la passione e mettere i semi giusti da far germogliare.

Quali saranno i prossimi impegni?

Attualmente siamo impegnati nella promozione del nostro album e l’estate porterà con se concerti in tutta Italia. Oltre a ciò stiamo portando avanti un fundraising che terminerà alla fine di maggio, che darà la possibilità a chi ci segue e chi ci vuole sostenere di avere accesso a eventi molto particolari indirizzati a un numero ristretto di persone. I proventi aiuteranno la nostra Associazione Culturale a realizzare progetti didattici in realtà socialmente svantaggiate.

E’ possibile sostenere il nostro progettto a questo link: https://gofund.me/d8a8c8e4

By |2023-05-03T18:43:50+02:00Maggio 2023|interviste, musica|