Fuori dal 2 marzo “Riptide”, il nuovo album di Silvia Furlani. Otto brani di musica elettronica ambient che spazia da suoni più dolci a pezzi intensi, tutti da ballare.
“Riptide” è un disco molto intimo, nato durante la pandemia raccoglie dentro di sé emozioni differenti. Il disco è come un viaggio attraverso queste emozioni. Un percorso di crescita e comprensione che porta fino all’ultimo brano “Watch the sky”, il pezzo più delicato e introspettivo del disco.
Noi l’abbiamo intervistata!
Benvenuta su Nowerise, parlaci un po’ di te: chi è Silvia Furlani?
Grazie Nowerise e grazie per questa intervista. Sono una musicista e produttrice di Milano. Mi occupo principalmente di colonne sonore, collaboro infatti da 6 anni con la casa di produzione video Circonvalla Film. E poi ogni tanto mi piace fare musica solo per me che mi da la possibilità di esprimermi al 100% seguendo i miei gusti.
Il tuo nuovo disco “Riptide” è davvero un turbine di emozioni, cosa provi riascoltando la tua musica?
Purtroppo sono sempre troppo ipercritica con me stessa e faccio fatica a godermi i miei lavori, sento sempre le cose che si potrebbero correggere. A volte peró è capitato di sentire una mia musica distrattamente senza sapere fosse mia e quasi sempre ho pensato “interessante, cos’è?” quel millisecondo prima di capire che era mia. Se riuscissi ad ascoltarmele da esterna me le godrei sicuramente, ma non riesco.
Ti è mai capitato di commuoverti per qualcosa creato da te?
Sí, la prima volta che ho sentito le mie musiche suonate in un cinema, è stata un’emozione talmente forte che ho capito che era quello che volevo fare nella mia vita.
Qual è il brano che sta facendo più scalpore tra il pubblico?
Sono felice del fatto che ogni persona che ho sentito ha un brano preferito diverso, questo vuol dire che sono tutti bene o male allo stesso livello, non c’è un brano bellissimo e gli altri cosí e cosí. Se proprio devo scegliere diciamo che Transcendence e Watch the sky forse hanno una leggera preferenza in più, seguiti da Blow me up
Quando suoni live sei da sola sul palco o hai una crew?
Ho sempre avuto dei musicisti che mi accompagnavano. Ho fatto solo un paio di live da sola ma preferisco avere qualcuno, oltre ad essere nettamente piú divertente ti da anche piú possibilità di espressione
Seguirà un tour in estate?
Io e Matteo (il chitarrista con cui ho collaborato per l’album) ci siamo attivati per preparare un set live, ci piacerebbe molto suonare Riptide dal vivo, stiamo rivedendo i pezzi per avere degli intermezzi più energici e ballabili. Non vediamo l’ora di vedere la reazione della gente.
Prossimi progetti?
Sto facendo la musica per dei cortometraggi per il Ministero dell’Istruzione, poi molto probabilmente seguirà un documentario/film. Ci sono altri progetti che bollono in pentola ma sono ancora da confermare. E poi ci sarà la presentazione live di Riptide. Spero che sarà un anno ricco di emozioni.