Esce lunedì 19 dicembre 2022 “Emocionalna nestabilnost“, il singolo di debutto del progetto Elektrostal, il trio composto da Kole Laca su Synths/Efx, William Nicastro al basso e Marco Quarantotto alla batteria.
Ciao ragazzi, benvenuti! come nasce il progetto Elektrostal e a cosa dovete la scelta del nome?
Nasce in una sala prove di Lissone più di 10 anni fa. Casualmente ci siamo trovati a abbiamo improvvisato per qualche ora. Marco era venuto a trovarmi a Milano, al tempo viveva a Londra, e così si sono conosciuti anche con William. Da quel giorno, per 8 lunghi anni, almeno una volta all’anno ci chiedevamo: ma perché non facciamo un disco? Dopo 8 (o forse più) anni, l’abbiamo fatto.
“EMOCIONALNA NESTABILNOST” è il titolo del vostro singolo di debutto: a cosa si riferisce?
Significa “instabilità emotiva”. E’ in croato. Marco è croato.
Nel vostro brano parlate di instabilità su tutti i fronti: credete che sia una sensazione prettamente generazionale?
Questo non lo sappiamo in verità. A noi sembra normale. Poi sicuramente ci sarà un sacco di gente stabile e solida, ma lo è solo per mancanza di informazioni.
Quali sono gli ascolti che sono stati più rilevanti e ispirazionali per voi nel vostro ultimo periodo di creazione?
Se come ultimo periodo si intendono gli ultimi 10 anni, sicuramente i “Dawn of midi”. Se lo riduciamo agli ultimi 2-3 anni, niente! No dai, scherzo. Niente di preciso, per quello che mi riguarda, ma allo stesso tempo un po’ tutto quello che captano le orecchie: dai i brani trasmessi dalle radio ai bar dove entri a bere un caffè al rumore della strada. Vivo a Milano perciò non c’è modo di farmi ispirare dai rumori della natura! Le ultimissime robe che sto ascoltando e che mi vengono in mente, così … al volo sono Wu-Lu, PoiL e BLK JKS.
State già lavorando a dei nuovi brani?
Purtroppo per ora no. Io e William viviamo a Milano ma Marco vive a Pula, in Croazia. D’altronde anche all’album di cui fa parte “Emocionalna Nestabilnost” non ci abbiamo lavorato. Siamo entrati in studio e abbiamo suonato. Poi, grazie al Covid, abbiamo trovato il tempo anche per mixarlo.
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