Cristiano Pucci e il suo rock paradiasiaco (ma anche un po’ matto)

Cristiano Pucci e il suo rock paradiasiaco (ma anche un po’ matto)

Assistere alla crescita di un talento è sempre un privilegio raro: Cristiano Pucci, che ha costruito singolo dopo singolo la propria maturità artistica, pubblica “Madness in Heaven“, il nuovo ep.

L’artista toscano, residente a Londra e imbevuto di atmosfere anglosassoni e di uno stile molto glam ma anche molto personale, raccoglie cinque canzoni che raccontano uno sbocciare ormai sempre più innegabile e impetuoso.

La sua “pazzia in paradiso” si condensa intorno a canzoni sempre meglio costruite e interpretate, in un ep che sa attraversare emozioni e atmosfere diverse giocando con ambiguità e chiaroscuri, lasciando sempre spazio alle luci improvvise proiettate dal talento di Cristiano Pucci.

“Madness in Heaven” è il nuovo ep firmato da Cristiano Pucci, talento glam prepotente, partito dalla nativa Toscana per conquistare Londra, adattando sound e mood nel percorso. Ecco la nostra intervista

C’è un filo conduttore che unisce i brani di “Madness in Heaven”?

Il filo conduttore che unisce i brani di questo EP è il passaggio dall’inferno al paradiso, il quale determina la trasformazione dell’artista fino ad arrivare all’introspezione di My baby.

Cosa rappresenta la tua “Madness in Heaven”?

Madness in Heaven rappresenta puro caos creativo con una tendenza al sano glam rock. La produzione rappresenta la parte Madness del disco, Heaven indica la destinazione del viaggio. Una fotografia di questi ultimi due anni di pazzia ed eccessi non distruttivi ma piuttosto creativi. Heaven è stata la risposta che ci ha accompagnato in studio durante questo percorso.

“Wild Bloom” è il brano che mi colpisce di più. Come nasce?

Wild Bloom era un pezzo Rock alla Nirvana. L’idea venne fuori qua a Londra durante un soundcheck nel 2018. Era rimasta incompleta per qualche tempo forse perché somigliava a “You Know You’re Right “ma fu uno dei primi provini che la produzione ricevette agli inizi del 2020. WILD BLOOM è il lavoro che ho sottovalutato di più ma che forse è riuscito meglio. Un sound solido che funziona ma a cui non sono particolarmente legato.

Stai lavorando a nuovi brani?

Abbiamo appena finito di masterizzare parte del nuovo album (IN GLAM) che uscirà sicuramente a primavera. Sarà qualcosa di Grunge alternativo, a tratti psichedelico come i Doors. Ad Agosto 2020 era solo un embrione ma siamo riusciti a lavorare step by step con la band in sala prove e con la produzione. Il risultato è stato ottimo.

Cosa riserva il 2023 per il tuo progetto artistico?

Nel 2023 spero in un ritorno al live ma con un buon booking a supportarmi. Per il resto Tanta fortuna! Prima di tutto una stabilità economica e tanti progressi in tutti i campi sia lavorativo che artistico. Vorrei avere sempre tanti amici vicini e persone su cui posso contare. pressione. Ho sempre paura di fare le cose in maniera superficiale forse perché’ sono un instancabile perfezionista.

By |2023-01-30T19:31:58+01:00Gennaio 2023|interviste, musica|